Luce

Luce - Elena P. Melodia Luce chiude di fatto la trilogia My Land di Elena Melodia, ma devo dire che in realtà mi ha lasciato un sacco di dubbi e non è stato del tutto all’altezza delle mie aspettative.Il libro riprende dove si era concluso il precedente e ritroviamo Alma in ospedale, in stato confusionale e priva di ricordi. Devo ammettere che la cosa mi ha un attimo gettata nel panico: era passato un po’ di tempo da quando avevo letto il volume precedente, per cui i miei ricordi della storia non erano molto vividi… e il leggere che anche Alma non si ricordava nulla non mi ha rincuorato xD Fortunatamente la situazione è provvisoria e si entra poi nel vivo della storia, ritrovandosi insieme a Mai Nati ribelli a cercare di combattere il Leviatano. Ecco, e qui un sorge un problema: questo fantomatico demonio, acerrimo nemico delle povere anime sperdute, compare per un numero di pagine incredibilmente esiguo in cui oltretutto non fa neppure una gran figura. La sua malvagità non si percepisce appieno durante la sua comparsa, non si avvertono inquietudine e timore: l’antagonista di cui tanto si era parlato sin dal volume precedente non mi è sembrato all’altezza della sua fama.L’ambientazione è quella dei volumi precedenti, per cui abbiamo Città, un non meglio noto insediamento urbano in cui vive Alma con la sua famiglia, e My Land: quest’ultimo è un’altra nota dolente. Stuzzicata dal libro precedente, mi aspettavo qualcosa di più della descrizione che ho invece ottenuto in questo volume: non sono riuscita a ricostruirmi un’idea precisa di My Land, il tutto è rimasto un po’ fumoso con alcuni luoghi sparsi qua e là, senza che sia riuscita a dare loro una precisa collocazione e connotazione.La storia è intrigante, a tratti un po’ vaga, e si continua a voltare pagina decisi, in attesa di uno scontro epocale e di rivelazioni che ci aiutino a comprendere finalmente ciò che è ancora oscuro: di questi però non v’è quasi traccia, e da qui è derivata la mia delusione. Giunta all’ultima parola dell’epilogo, la mia faccia aveva assunto la forma di un gigantesco punto interrogativo. Penso che l’autrice abbia voluto mantenere il tutto su una dimensione più “realistica”, senza le classiche distinzioni bene/male che si concludono in uno scontro in cui uno dei due esce vincente: questa cosa mi ha però lasciato con l’amaro in bocca. Non mi ha soddisfatto. Per me la trilogia My Land è rimasta incompleta.Una cosa che invece ho amato è stata l’evoluzione di Alma, già iniziata nel precedente volume e ancora più spiccata in questo: ho pianto lacrime amare alcune volte, riuscendo finalmente a immedesimarmi in questa protagonista che nel primo volume avevo fortemente detestato. La sua presa di coscienza, il suo avvicinarsi allo sconosciuto mondo dei sentimenti, mi hanno fortemente colpito. Il mio personaggio preferito è comunque rimasto Lina, l’unica bambina che con i suoi silenzi dice più di mille parole.In definitiva, un libro che forse non sono riuscita a comprendere appieno, che mi ha lasciato alcuni dubbi e un leggero senso di incompiutezza, per cui probabilmente avevo aspettative troppo alte, dati gli spunti estremamente originali della storia. Mi piacerebbe molto sentire il vostro parere in proposito, per capire se sono io che forse non ho colto qualcosa.