La chimera di Praga

La chimera di Praga (Daughter of Smoke and Bone, #1) - Donatella Rizzati, Laini Taylor Karou è una ragazza di diciassette anni che frequenta l'istituto d'arte nella città di Praga. Capelli di un blu elettrico, due tatuaggi a forma di occhi sul palmo delle mani (gli hamsa), non è di certo una ragazza che passa inosservata. E invece spesso vi riesce, complice un carattere schivo e alcuni segreti da nascondere, nonché il potere di alcuni piccoli desideri: Karou infatti non è una ragazza come le altre, dato che è stata cresciuta da una famiglia adottiva piuttosto particolare. Suo "padre" è infatti un mercante di desideri che raccoglie denti provenienti da tutto il mondo per farne collane in cambio di speciali monete in grado di esaudire i sogni delle persone e vive in un negozio accessibile solo tramite speciali porte per lo più invisibili all'occhio umano. Ah, ed è una chimera.Karou spesso si ritrova a dover sbrigare delle faccende per il suo caro papà, che comprendono in buona parte il recupero di denti in svariate parti del mondo, ove lei giunge con facilità dato che la porta del negozio può aprirsi pressoché su qualunque posto desiderato (dove esista una controporta). Ma è proprio durante questo suo peregrinare che comincia ad accorgersi che qualcosa non va: sulle porte stanno infatti spuntando nelle impronte annerite, come se fossero state fatte col fuoco. E quando Sulphurus la spedisce in missione a Marrakesh, Karou scopre che cosa sta lasciando queste impronte... o meglio, chi. E da quel momento in poi la sua vita cambierà per sempre.Narrato dal punto di vista di Karou, La chimera di Praga rappresenta un'interessante e originale variazione dell'ormai classico schema dei romanzi urban fantasy/paranormal romance per ragazzi.Interessante è la decisione dell'autrice di utilizzare come creature fantastiche le chimere, non ancora abusate come vampiri, mannari e simili. Secondo la mitologia greca, esisteva un'unica creatura nota come chimera: figlia di Tifone ed Echidna, possedeva la testa di un leone, la coda con la testa di un serpente e sulla schiena una testa di capra; poteva sputare fuoco e il morso della sua coda era letale. Venne uccisa da Bellerofonte, aiutato da Pegaso.La Taylor amplia un po' il concetto di base di questa creatura mitologica creando una vera e propria popolazione costituita da soggetti dalle fattezze apparentemente antropomorfe ma in realtà costituiti da più parti animali (talvolta alcune umane). Inoltre crea per essi un'insieme di storie, tradizioni e riti veramente interessanti che hanno secondo me reso più veritiero il wordbuilding. So che molti hanno trovato questa parte, collocata verso il finale, più noiosetta: per quel che mi riguarda, invece, l'ho trovata interessantissima, anche perché finalmente venivano spiegati diversi punti oscuri precedentemente lasciati nella trama. Mi hanno affascinato moltissimo alcune invenzioni dell'autrice (in primis i denti e la sua concezione di magia) e come sia riuscita, alla fine, a far combaciare tutti i pezzi.Altro punto di forza del romanzo sono i personaggi, descritti con estrema umanità e sufficientemente approfonditi. Karou non è la classica ragazzina smelensa ma nemmeno la tipica kick-ass heroine dei romanzi di questo genere: è un personaggio in continua evoluzione, alle prese prima con alcuni problemi più banali, come per esempio l'ex-fidanzato che la perseguita, e poi con questioni sempre più profonde e complesse, che ne determinano una crescita e un cambiamento, passando dal vuoto interiore che Karou spesso prova alla consapevolezza di sé, di chi è veramente. Una menzione d'onore va inoltre a Zuzana, la miglior amica di Karou, che spesso mi ha strappato un sorriso e che ho infinitamente apprezzato nella sua sincerità e lealtà, e perché no, anche nella sua pazzia.La componente romance del romanzo inizialmente mi ha fatto storcere il naso perché sembrava di trovarsi davanti alla tipica situazione di "amore istantaneo" che io odio profondamente: grazie al cielo, più avanti nella lettura, l'autrice chiarisce la situazione fornendo una motivazione più che fondata, e questo ha risollevato notevolmente il mio giudizio nei confronti del libro. Ovviamente ci troviamo di fronte a un amore proibito e con un destino all'apparenza infausto: un moderno Romeo e Giulietta, per capirci.La lotta bene-male per il momento è stata introdotta e parzialmente approfondita, ma presumo sarà il tema centrale del prossimo volume di questa nuova trilogia, per cui al momento non posso sbilanciarmi più di tanto. Vi dico solo che al momento in realtà non c'è uno schieramento buono e uno cattivo, semplicemente ci sono tante persone che hanno fatto parecchi sbagli. Né bianco né nero. Grigio. E questo mi piace molto.Un'ultima nota, prima di concludere: mi sono accorta che questo romanzo mi stava catturando molto quando, durante una pausa di lettura, ho pensato che quest'estate mi piacerebbe andare in vacanza a Praga. L'autrice ha rappresentato in modo tanto intrigante e approfondito la città che mi è venuta voglia di visitarla. E, a mio parere, tale capacità non è da tutti.In definitiva, un romanzo originale e intrigante, primo volume di una trilogia che spero ci riserverà grandi sorprese.